Caso Pantani, la Cassazione repinge il ricorso della famiglia e chiude il caso

Si è conclusa oggi la vicenda giudiziaria relativa alla morte di Marco Pantani. I giudici della Corte di Cassazione hanno infatti dichiarato inammissibile il ricorso presentato dall’avvocato Antonio De Rensis, difensore dei familiari dell’indimenticato Pirata, contro l’archiviazione decisa dal Gip di Rimini a giugno 2016, definendo le accuse “una mera congettura fantasiosa”.

La vicenda giudiziaria era stata riaperta nel 2014 a causa di un esposto presentato dai familiari di Pantani che chiedevano di indagare sull’ipotesi di un delitto, non indagato nel 2004 all’indomani della sua morte. La Procura riminese, capeggiata da Paolo Giovagnoli, aveva però concluso che non c’erano né indizi né un movente plausibile e le indagini supplettive, le nuove perizie e gli interrogatori fatti, avevano confermato che i poliziotti riminesi che avevano lavorato all’epoca avevano scoperto tutta la verità. Il Gip aveva quindi archiviato senza alcuna riserva l’esposto a giugno 2016 ma la famiglia, di nuovo, non si era arresa e aveva presentato ricorso in Cassazione. Oggi però è stata messa la parola fine ad una dolorosa vicenda che si trascinava da ben 13 anni.

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